premesso che io sono un po’ estremista in tutto ciò che faccio, oggi vi voglio parlare di alimentazione. l’argomento mi tocca molto da vicino: non ho mai avuto un buon rapporto col cibo, per svariati motivi. ma credo fermamente nel detto ‘siamo ciò che mangiamo’ e per questo da ormai otto anni sono vegetariana. da circa un anno sono diventata vegan e da un paio di mesi sto provando (non senza sgarrare) un regime alimentare fruttariano.
ho intrapreso quest’ultima strada dopo aver letto questo interessantissimo libro, e da subito ne ho verificati sulla mia pelle i benefici: meno stanchezza, energia e freschezza mentale tutto il giorno, buon umore e zero pesantezza dopo i pasti. e i benefici non sono solo immediati ma anche, e soprattutto, a lungo termine. quasi tutte le patologie che riscontriamo oggi (molti tipi di cancro, problemi al cuore, diabete ecc..) sono dovuti in grande parte ad una scorretta alimentazione, ricca di grassi ed altre (tante!) sostanze nocive per l’essere umano, che ogni giorno assumiamo senza magari rendercene conto e senza sapere quanta fatica stiamo facendo fare al nostro fisico ed in particolare al nostro intestino.
ma non sono qui per fare propaganda a questo tipo di alimentazione e nemmeno per fare una lezione di medicina (non ne ho le competenze e non voglio certo improvvisarmi nutrizionista o medico). sono qui perchè certe cose non le capisco proprio. e alla base di ciò che non concepisco di solito c’è disuguaglianza, imparità, ingiustizia.
rimanendo in tema alimentazione, non capisco come si possa avere a fianco il proprio cane o gatto, coccolarselo e sbaciucchiarselo, parlargli e dirgli ‘caro cagnolino’ o ‘caro gattino’ quando nel piatto si ha, in quello stesso preciso istante, una bella fetta sanguinolenta di quella che poco prima (o molto prima?io starei molto attenta) era una povera creatura viva che, visto che non sa farci compagnia mentre guardiamo la tv, non merita il nostro rispetto, il nostro affetto, e viene privato anche del diritto ad una vita dignitosa sul suo pianeta e derubato delle sue stesse cellule, che madre natura (o chi per lei) gli ha dato e che in nessun modo ci appartengono.
non voglio sembrare la sognatrice fuori di testa e un po’ figlia dei fiori, ma davvero il nostro modo di mangiare, oltre che dannatamente insalubre e per nulla lungimirante, è basato sul nostro delirio di onnipotenza e sull’ignoranza che in troppi ambiti la fa da padrona. siamo gli esseri viventi con il cervello più sviluppato al mondo: perché non utilizzarlo? perchè, almeno nelle cose quotidiane su cui abbiamo potere di scelta immediato e non illusorio, non interrogarci e non scegliere di cambiare strada? sarà una strada un po’ difficile, soprattutto all’inizio, perchè va controcorrente rispetto al pensiero comune, alla massa..ma ci piace tanto fare gli alternativi, gli originali: perchè non partire da qui?
ovvio, ognuno fa ciò che reputa più corretto e adatto a sè, ma forse provare, prima di dire ‘ah, non fa per me’ potrebbe portare sorprese insospettabili (:
ora la pianto e vi lascio con uno short movie (colpevole di questo lungo post) davvero ben realizzato by Alpheus Media. buon appetito.
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